Empedocle, Anassagora e Democrito

I fisici pluralisti si occupano della natura. Essi sono Empedocle, Anassagora e Democrito.


Empedocle 

Empedocle di Agrigento, V secolo a.C., fu un poeta, medico, taumaturgo e mago. 

Egli sostiene che lo sfero sia originato da quattro radici:

- acqua

- fuoco 

- terra

- vento


Questi principi sono immutabili, eterni e identici a se stessi, come l’essere di Parmenide. 


CICLO COSMICO: 

Il processo che spinge questi elementi a separarsi e poi ad unirsi, sono le forze dell’amore e dell’odio. Mescolando o separando le quattro radici, tali forse determinano la generazione è la dissoluzione di tutte le cose. Queste forze sono inalterabili e intrasformabili. 

L’esistenza per Empedocle costituisce il momento intermedio, che non è né pieno amore né piena contesa, bensì la tensione tra i due estremi.


Anassagora


Anassagora si Clazomene, fu il primo scienziato, che diffuse e portò per la prima volta la riflessione filosofica. 


La sua mentalità è basata sull’osservazione diretta oltre che sul ragionamento


Per quando riguarda la cosmologia, lui dice di avere una percezione delle dimensioni e della configurazione dell’universo migliore di quella dei suoi predecessori. 


Anassagora elaborò la teoria dei semi, cioè particelle piccolissime e indivisibili di materia, che combinandosi danno origine a tutte le cose visibili. Queste particelle sono infinitamente divisibili e infinite in quantità e numero. 


Per spiegare l’origine dell’universo, Anassagora ricorre all’azione di una forza, cioè l’intelligenza o detta anche nous. Per lui l’intelligenza era un’energia illimitata e dotata di forza. la presenza di questi principio ha la funzione di ordinare, controllare e spiegare la realtà naturale. 


Il primo modello del sapere scientifico si sintetizza in: il processo parte dal cervello, per elaborare le cose, poi c’è la memoria, come penultima cosa abbiamo l’intelligenza che ci serve per ragionare ed elaborare le cose e infine il sapere pratico e operativo. 




Democrito


Democrito di Abdera, elabora un sistema concettuale scientifico. 


Il problema da cui parte Democrito è lo stesso di Empedocle e Anassagora, cioè risolvere il conflitto tra le dottrine del mutamento e quello della permanenza. 


Per lui gli elementi originari e fondamentali dell’universo sono gli atomi, particelle minime e indivisibili di materia da cui tutte le cose sono costituite. Gli atomi sono infiniti e identici tra loro dal punto di vista qualitativo, ma hanno anche aspetti quantitativi. Aggregandosi e disgregandosi essi determinano la nascita e la morte di tutte le cose. Gli atomi sono semplici, indivisibili, ingenerati, eterni, uniformi e immutabili. 



Democrito oltre all’essere riconosceva l’esistenza del vuoto, cioè il nulla assoluto


La concezione del mondo di Democrito si presenta come:

  • meccanicistica, poiché i fenomeni vengono spiegati mediante processi fisici e meccanistici.
  • deterministica, perché tutto ciò che avviene nell’universo è retto dalla legge della necessità, cioè è determinato da una causa necessaria, senza alcuna concessione ne alla libertà né a forze di carattere spirituale.
  • materialistica , in quanto non ammette altra realtà se non la materia.
  • atea, perché esclude ogni ipotesi di Dio.


Democrito suddivide il metodo scientifico in tre momenti differenti:

  • la conoscenza sensibile, che ci fa cogliere le cose così come appaiono ai sensi
  • l’elaborazione intellettuale dei dati dell’esperienza 
  • la formulazione di una legge che spiega i fenomeni in modo razionale.


Per lui esiste anche una conoscenza oscura e genuina.








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